Che dire...

Che dire...la situazione precipita e non ci sono più parole.

Bisogna fare i conti con quello che sta succedendo intorno a noi, l'urlo si è alzato al cielo, forse non porterà da nessuna parte ma non è più soffocato nella gola: è libero e si parla di LUI.

Ai vaffa subentra la nause, alla nausea il voler fare e al voler fare l'impossibilità del fare.